Tappa cinquantotto – Tre strane minitappe

Sveglia presto anche oggi, 6,30 … 

… ad alzarmi presto non mi abituerò mai!

Appena uscito dall’albergo incontro il taxista a cui, tramite il portiere, avevo chiesto indicazioni ieri sulla strada migliore, voleva portarmi lui facendomi strada col taxi … perchè sulla strada per l’aeroporto le macchine vanno fortissimo e ‘non so come farai in bici’ … non so quand’è l’ultima volta che lui ha usato la bici …  mi dice che sto andando dalla parte sbagliata … mi fido … e infatti dopo tre chilometri devo tornare indietro … e riprendere la strada che l’infallibile naïf Blackberry mi aveva indicato fin dall’inizio … arrivo all’aeroporto verso le 9,30 per uno dei miei check in più anticipo di sempre … la spedizione della bici che ci dava qualche preoccupazione è agile … pago 330 egyptian pound extra … sgonfiamo le ruote … mettiamo nastro adesivo sui pedali e manubrio affinchè non si muovano durante il volo … 

Su questo volo Alitalia – Air One i passeggeri sono quasi tutti egiziani che abitano in Italia, i genitori parlano tra di loro in arabo, i bambini in italiano, penso che l’integrazione, la confusione delle razze, siano il futuro, l’importanza che diamo ai colori … nonni tristi perchè hanno nipoti ‘colorati’, mulatti, devono rappresentare il passato … un bambino nato da due culture differenti, cresciuto senza rinnegarne una, è il miglior mediatore culturale che si possa avere. Le tradizioni sono importanti, come le religioni, ma l’accanimento nel conservarle a volte non aiuta ad avere un mondo migliore dove ogni uomo è uguale agli altri a prescindere da dove viene, che lingua parla e in chi crede.

Arrivato a Malpensa devo apettare la bici, considerata bagaglio speciale, per quaranta minuti quando arriva sono sollevato nel vedere che tutto è a posto, rigonfio, le ruote rimonto tenda e borse, passo indisturbato la dogana e mi lancio dalle rampe di Malpensa, in direzione Terminal 2 – Busto Arsizio … non è una strada per biciclette … i vigili urbani … mi dicono che devo passare da Lonate Pozzolo … la strada che conoscevo è una superstrada, non si può andare in bici! … non mi rimane che passare da Vizzola Ticino … Canale Villoresi … Ponte di Oleggio … quanti ricordi mi passano nella testa … quante volte sono passato di li … in gruppo, da solo, d’estate, d’inverno, col sole, con la neve … non risalgo dal ponte di Oleggio dalla strada principale ma da una salita parallela che si prende poco dopo … è una delle mie salite preferite … tutta all’ombra … e col rapportone riuscivo a mettere in difficoltà scalatori molto più forti me …

Tornare da queste strade è stato un flash back inaspettato che mi ha anche leggeremente confuso, alla mattina potevo sfrecciare sulla superstrada del Cairo, al pomeriggio il divieto italiano mi riportava a contatto con l’acqua verde smeraldo del canale e della brughiera … alcune strade sono cambiate … ma rimane la bellezza del Parco del Ticino che è anche un luogo per allenarsi proficuamente e in sicurezza.

Ferragosto! Dimenticavo! E’ la settimana di Ferragosto, tutti i ciclisti sono chiusi, non mi rimane che il Decathlon, a Rescaldina, via con la terza minitappa …

Finalmente cena con Fridah e mio padre, che mi aggiorna sui miei lettori e conosce molte delle mie tappe e mi chiede se è stato più difficile per me tornare da Lusaka o per due suoi amici andare e tornare da Capo Nord negli anni 60 … la tecnologia e i materiali odierni sicuramente aiutano … pedalare in due è sicuramente più facile che da solo …  ma le gambe sono le stesse …

Cairo (Zamelek) N 30° 06.094’ E 31° 21.970’ – Cairo International Airport N 30° 11.188’ E 31° 41.446’ 27 km

Malpensa N 45° 63.065’ E 8° 72.949’ – Legnano N 45° 59.007’ E 8° 91.927’ 35 km

Legnano N 45° 59.007’ E 8° 91.927’ – Decathlon Rescaldina N 45° 61.889’ E 8° 95.511’  10 km