Sessantunesima tappa

La bici avrà dormito male?

Non appena ripartito, la bici ha ricominciato con lo stesso problema di ieri! La catena non ne voleva sapere di stare ferma su una delle corone fissate alla ruota posteriore …

I circa quattro chilometri che mi separavano dal passo sono passati abbastanza velocemente … sono stato anche inseguito dalla cameriera del rifugio perchè avevo lasciato le chiavi in un posto non convenzionale, poi giù in discesa a Lanslebourg Mont Cenis c’è un ciclista, ma mi dice che è una cosa troppo complicata per lui … devo andare a St Jean de Maurienne a 57 chilometri!

t61-p1030907La bici tiene, la mia pazienza anche, non posso spingere, non posso alzarmi sui pedali, scendo passivamente senza divertirmi un granchè … il meccanico dello Sport 2000 … per successive approssimazioni cambia deragliatore, filo del cambio e ancora la catena perchè quella di ieri faceva delle gobbe poco rassicuranti … alla fine la bici funziona è il terzo deragliatore che cambio da quando sono partito … questo è il più bello … il telaio in bambù tiene … ma molte componenti sono arrivate alla fine …

Quando riparto sono già le quattro, Annecy la mia meta è ancora molto lontana, 80 chilometri, la strada scende in maniera impercettibile per un’automobilista ma in modo incoraggiante per un ciclista, macino i primi quaranta chilometri velocemente, prima di Albertville, ho un’incertezza sul percorso, una scorciatoia di montagna non mi convince … quindi tiro dritto … strada interdetta alle bici … faccio finta di non aver visto fino a 3 km dal centro di questa città che ospitò le Olimpiadi invernali nel 1992 … ci sono da fare ancora 45 km per Annecy … anche qui le bici non possono entrare sulla statale faccio finta di niente fino a 25 km dalla meta dove i divieti sono così chiari, ripetuti e visibili che non sarebbe possibile accampare scuse … è stato così che mi sono imbattauto in una incantevole pista ciclabile lunga più di 30 chilometri che tra pinete, paesini di montagna e il Lac d’Annecy sulla mia sinistra mi ha portato ad Annecy … la pista è accessibile solo a piedi o coi roller blade … ho incontrato molta gente, alcuni anche diretti ad Annecy … a differenza del Kenya o della Tanzania abbiamo viaggiato insieme fino alla meta … perchè quasi tutti mi hanno visto come un avversario … anche un panzone sovrappeso che avrà iniziato a fare sport l’altro ieri e il cardiofrequenzimetro che suonava come una sveglia … si è messo a tirare come un pazzo dopo che gli ho chiesto se la strada era giusta … li ho presi tutti … tranne uno very fit con una bici da corsa … mi sono divertito …ma in Africa era un’altra cosa …

Quando a una specie di punkabbestia d’oltralpe è scappato il rotwailer … che forse ha scambiato il bambù della mia bici per un osso … ho veramente capito che il nostro fisico tiene sempre delle energie residue per scattare a 45 km/h anche dopo 180 chilometri …

t61-p1030921Annecy assomiglia a quelle città lacustri della Svizzera, in effetti Losanna e Ginevra non sono molto lontane, arrivato in albergo mi sono attardato un po’ su internet, quando sono uscito poco prima delle undici per mangiare qualcosa … ho trovato tutti i ristoranti chiusi con le sedie accatastate … addio piatti tipici della Savoia! … ho dovuto ripiegare su due ottimi doner kebab … non li avevo mai presi in Egitto … li ho trovati qui …

 Londra è vicina, ma ancora lontana!

 La Grande Scala lungo la salita al valico del Moncenisio N 45° 21.863’ E 6° 95.722’  – Annecy N 45° 89.924’ E 6° 12.938’ 192 km