Sessantasettesima Tappa

Che bello partire in discesa!

Da Cassel si va giù verso il mare che è ancora a più di 40 chilometri, non c’è vento, ci sono ciclisti che si allenano, non ne vedevo così tanti dal Moncenisio, arrivato a Bourbourg una signora in bicicletta con due borse laterali un po’ più piccole delle mie mi mostra dove prendere la strada per Calais … le indicazioni sono solo per l’autostrada … sebbene Calais sia solo a una ventina di chilometri anche quando chiedo indicazioni sembra far parte di un altro mondo … mi ha fatto ridere che la signora, forse consapevole di ciò, ha fatto uno sprint per una scorciatoia e tutta paonazza è sbucata da una via laterale per essere sicura che avessi preso la giusta direzione … arrivato quasi al mare con a Ovest Dunkerque e a Est Calais … sbaglio strada … un ciclista … incazzato perchè l’ho superato … e un ragazzo che fa jogging poi … mi danno indicazioni che si riveleranno completamente sbagliate … passo così da una centrale nucleare … vado si in direzione di Calais, ma visto che non volo mi devo fermare quando la strada finisce e trovo due specie di vasche formate da un canale … gremite di pesci e pescatori … uno di questi mi riporta sulla retta via facendomi strada con la sua Renault 4 …

Rischio di non arrivare in tempo al traghetto, ho perso tempo e ho fatto 15 chilometri in più tra andare e tornare … il traghetto parte alle 13,30 … spingo come un matto con il vento contro … all’una sono nell’ufficio della DFDS a ritirare la carta d’imbarco … ‘Troppo tardi, deve prendere quello delle 15,30, vada al check in subito!’ …

t67-p1040084Il check in viene fatto a dei ‘caselli’, tipo autostrada, il controllore inglese, un signore magro di 55 anni che parla italiano, crea una coda perchè vuole sapere del mio viaggio, mi chiede informazioni, se ho avuto problemi meccanici e non, blog e mi racconta che anche lui fa viaggi in bici mai superiori ai 10 giorni … dietro aspettano pazientemente …

Inevitabilmente mi torna alla mente il mio ultimo viaggio in traghetto da Wadi Halfa ad Assuan, con la nave che da noi trovi sul Lago Maggiore, la nave per le auto che viaggia separatamente, la seconda classe divisa tra uomini e donne, la difficoltà di muoversi per via dell’incredibile numero di passeggeri, il Nilo, … su questa nave, per questo breve tratto di mare, ci sono sale giochi, profumerie, tanti bar e ristoranti, c’è spazio a volontà per tutti … il viaggio è un divertimento non una sofferenza …

t67-gabbianoLe scogliere di Dover me le aspettavo più alte, sono comunque uno spettacolo, mentre faccio foto con la mia macchina che ha il morbillo, ci sono gabbiani che stazionano sopra di noi, sembra che vogliano dire anche noi siamo belli non fotografate solo le scogliere!

Il viaggio è breve, la durata è in pratica annullata dalla differenza di fuso orario, l’ora e mezza di viaggio si reduce a mezzora, posso ripartire alle quattro con l’obbiettivo di portarmi il più avanti possibile verso Londra … per essere lì domani nel primo pomeriggio …

t67-scogliere-doverLa A2 all’inizio assomiglia a una autostrada devo prestare molta attenzione, non distrarmi con le lepri che mi salutano sul bordo della strada, poi diventa una bella strada nella campagna inglese, mi fermo a Rainham, prima dell’ultimo sprint …

Ci siamo quasi … gli errori stradali degli ultimi giorni … per uno che ha rarissimamente sbagliato strada e ha un buon senso dell’orientamento … mi fanno pensare che forse non sono pronto per arrivare o semplicemente vorrei stare in giro di più …

Cassel N 50° 80.006’ E 2° 48.623’ – Calais N 50° 96.558’ E 1° 85.308’ 

73 km

Dover N 51° 12.370’ E 1° 33.231’ – Rainham N 51° 36.433 E 0° 60.514’

63 km