Sessantacinquesima Tappa

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Dove sono finite le fontane?

‘Vuoi andare a Laon? In bici? … non è possibile sono 50 km!’

Durante questo viaggio mi è capitato spesso di chiedere indicazioni sulla strada, e ricevere un giudizio di fattibilità non richiesto, poco importa che spieghi che arrivi dallo Zambia, che in media fai 130 km al giorno, sulla faccia del di queste persone rimane un’espressione convinta che non ce la farai, accompagnata da un sorriso di compatimento … loro sono sicuri che non è possibile … come il ragazzo che ho incontrato questa mattina a Reims ….

Il vento contrario è tornato insieme al freddo!

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Sessantaquattresima Tappa

Armstrong … 

Questo cognome ci ricorderà solo jazz, la conquista della luna … e una truffa agevolata da chi ha chiuso gli occhi …

Sono partito da Langres con l’idea che alla fine la giustizia trionfa, certo in ritardo, ma ha vinto … il ciclismo ha perso … probabilmente l’albo d’oro del tour verrà ritoccato … alcuni secondi classificati dei quei lunghi sette anni sono a loro volta incappati in squalifiche … a qualcuno è stato permesso di doparsi ad altri no … questo pensavo nei primi chilometri … Continua a leggere

Sessantatreesima Tappa

Anche la ruota posteriore mi ha lasciato … 

I primi chilometri scorrono tra campagna, case coi tetti spioventi quasi a raggiungere il terreno, tanti cartelli ‘a vendre’ su case e attività commerciali, tantissimi benzinai, non so se è la crisi, ma da quando sono entrato in Francia questa è una costante, tante attività e case sono in vendita … presumo siano buoni affari per chi compra e storie tristi, o sollievo, per chi vende … tra le fattorie italiane e francesi e quelle africane passa la stessa differenza tra la camera di un bambino perfettino e uno disordinato …

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Sessantaduesima Tappa

Ma le salite non dovevano finire al Moncenisio?

Su e giù, con due salite impegnative la prima di 6, e la seconda di 8 chilometri … la prima l’ho presa giusto tra mezzogiorno e l’una quando il caldo era al massimo … mi sarei tuffato in uno dei tanti laghi che ho incontrato oggi …

Oggi ho percepito chiaramente una delle grandi differenze che ci sono tra pedalare qui e in Africa, l’assenza di gente sulla strada, in Africa, deserto a parte, la strada aggrega si chiacchera, si gioca, si lavora, si incita il musungu che passa con quella strana bicicletta … qui in strada non ci sono persone … e se è vero che alla fine dell’Etiopia avrei graditio una maggiore privacy … è anche vero che qui mi sembra di essere impegnato in una cronometro a porte chiuse … fanno eccezione per alcuni automobilisti e bambini che si sbracciano dai finestrini … in Africa quasi ogni giorno qualcuno si fermava, scendeva dalla macchina, mi chiedeva informazioni, e faceva una foto col cellulare …

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Sessantunesima tappa

La bici avrà dormito male?

Non appena ripartito, la bici ha ricominciato con lo stesso problema di ieri! La catena non ne voleva sapere di stare ferma su una delle corone fissate alla ruota posteriore …

I circa quattro chilometri che mi separavano dal passo sono passati abbastanza velocemente … sono stato anche inseguito dalla cameriera del rifugio perchè avevo lasciato le chiavi in un posto non convenzionale, poi giù in discesa a Lanslebourg Mont Cenis c’è un ciclista, ma mi dice che è una cosa troppo complicata per lui … devo andare a St Jean de Maurienne a 57 chilometri!

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Sessantesima tappa

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Tappa dura, con problemi meccanici, e pioggia!

Sono a 1876 metri e ho quasi completato il Moncenisio!

Non appena sono uscito dall’Albergo delle Miniere, ho capito subito che la bici non sarebbe durata a lungo, le marce cambiavano autonomamente, le corone dietro, la così detta ruota libera sono finite, i denti delle corone erano ormai troppo corti per la catena usurata e accorciata in Egitto … Continua a leggere

Cinquantanovesima tappa

Alla fine siano  Torino, la Val di Susa, il Moncenisio, Albertville …

… a portarmi a Londra!

Non volevo partire presto, ma nemmeno così tardi!

Alle quattro del pomeriggio … per fortuna che qui viene buio verso le nove!

Non c’è una ragione particolare per questa partenza ritardata, semplicemente la somma di tante cose, che mi hanno portato a essere ancora a casa quando Kwesha è arrivata dallo Zambia per iniziare il suo percorso alla Facoltà di Scienze Politiche di Milano, a quel punto non potevo dire ciao e andare … così tra un consiglio e un gelato … mi sono messo in moto alle quattro! Continua a leggere

Legnano Riposo

Dormita fino a mezzogiorno!

Mi sarei svegliato anche più tardi se non avessi ricevuto un serie chiamate alle quali ho risposto dall’aldilà …

Oggi sono andato molto lento con tutto, pasti, lavatrice … ho dovuto farmi prestare una maglietta da Claudio … perchè ho lavato le altre … e di andare a casa a Venegono non se parla … e sono stato molto con mio padre che è stato in ospedale più di quanto io sono stato in giro … abbiamo visto le foto del viaggio … non ho ancora deciso se passerò dalla Val di Susa o dalla Svizzera … mio padre voleva il riepilogo delle tappe dall’inizio ad oggi, eccolo accontentato! Continua a leggere

Tappa cinquantotto – Tre strane minitappe

Sveglia presto anche oggi, 6,30 … 

… ad alzarmi presto non mi abituerò mai!

Appena uscito dall’albergo incontro il taxista a cui, tramite il portiere, avevo chiesto indicazioni ieri sulla strada migliore, voleva portarmi lui facendomi strada col taxi … perchè sulla strada per l’aeroporto le macchine vanno fortissimo e ‘non so come farai in bici’ … non so quand’è l’ultima volta che lui ha usato la bici …  mi dice che sto andando dalla parte sbagliata … mi fido … e infatti dopo tre chilometri devo tornare indietro … e riprendere la strada che l’infallibile naïf Blackberry mi aveva indicato fin dall’inizio … arrivo all’aeroporto verso le 9,30 per uno dei miei check in più anticipo di sempre … la spedizione della bici che ci dava qualche preoccupazione è agile … pago 330 egyptian pound extra … sgonfiamo le ruote … mettiamo nastro adesivo sui pedali e manubrio affinchè non si muovano durante il volo …  Continua a leggere

Cairo Riposo

cairo-piazza-tahrirOggi ho dormito a lungo, scritto email, eliminato dalle borse cose arrivate alla fine del loro ciclo di vita, come biscotti e batterie cinesi, ho cercato e messo insieme contatti, ricevute, fogli volanti che ho accumulato, e non ancora perso, in questi due mesi …

Sarei potuto andare a visitare molte cose in questa città che è subito diventata la mia preferita in Africa, ammesso che geografia a parte, il Cairo e l’Egitto siano Africa. Ma non l’ho fatto, sia per la sveglia ritardata, sia perchè non avevo voglia di chiudermi in un museo di mummie o prendere una barca per turisti, quando fuori c’è questa città viva, vera, che si muove nonostante il Ramadan fiacchi inevitabilmente la vitalità di chi digiuna. Ho preferito camminare fino a piazza Tahrir, che è stato il centro non solo simbolico della rivoluzione iniziata nel 2011, sono personalmente molto cauto su queste rivoluzioni solo il tempo dirà se queste rivoluzioni, che hanno causato e stanno causando migliaia di morti, sono state per il meglio delle popolazioni. Leggevo qualche giorno fa che in Tunisia, dove c’è una delle costituzioni più avanzate nel mondo arabo, se passerà la bozza della nuova costituzione così come è stata proposta in prima battuta, le donne non saranno uguali all’uomo, ma complementari … A vedere questo Cairo così sembra impossibile pensare che questo stato possa finire in mano ai musulmani più intrasigenti, un primo passo per capire come andranno le cose è capire se e quando verranno indette le elezioni. Continua a leggere