Cinquantacinquesima tappa

Missione compiuta! 

Stamattina mi sono svegliato alle nove!

Cazzo di budda!

Forse il mio corpo che è più intelligente di me, ha deciso che era meglio dormire, la tappa era relativamente corta, le due notti prima non avevo dormito molto, però svegliarsi alle nove vuol dire partire con il caldo, fare tutto di corsa e arrivare tardi … mi manca la sveglia naturale del Sudan, il rigirarmi in quei letti a cielo aperto … vedere arrivare il sole … fare la colazione con quello che c’è … ridendo con i camionisti …

Colazione lentissima, e senza liquidi che vanno ordinati e pagati a parte, paese che vai usanza che trovi, a volte anche stravaganza … si possono mangiare un omelette, panini col prosciutto e formaggio, marmellata e dolci tipici senza bere … in Egitto?

Sono partito dopo le undici rallentato da carta di credito, preparazione del conto, … il caldo oggi era tosto, soffocante, … mi sono detto ‘Matteo don’t worry, non importa quando ma stasera arriverai …’ e come un samurai ho preso questa promessa a me stesso come una questione di vita o di morte … il mancato raggiungimento avrebbe leso il mio onore per sempre in maniera irreparabile … senza cronometrino penso più minchiate del solito … giappone e cina saranno i miei prossimi viaggi …

Oggi lungo tutto il percorso non ho trovato la solita abbondanza d’acqua, poche o vuote otri, poche o secche fontane, e quasi niente acqua nei bar … bere solo bibite non è la stessa cosa …

t-55-p1030798 Anche in Egitto, non ai livelli dell’Etiopia, ci sono bambini che lavorano in particolare molti autisti di taxi Bajai, la copia Indiana dell’Ape che dal Kenya in su ho trovato in tutte le città, sono ragazzini alcuni dei quali avranno dieci dodici anni, guidano come sull’autoscontro del luna park, inversioni a U, marcia contromano, chiaccherata parallaela con altri Bajai, alcuni mi seguono si affiancano, e devo stare molto attento soprattutto quando sono di fianco davanti e in prossimità dei dossi perchè sono imprevedibili … la gente sembra fidarsi … polizia stradale e casco non esistono … le moto cinesi assolvono lo stesso compito di una station wagon da 50,000 euro … una famiglia di quattro o cinque si può spostare al completo … il numero di passeggeri più comune è tre …

La tappa è stata sofferta non andavo granchè, sono arrivato alle 7 ci ho messo mezzora a trovare quest’albergo per ricchi egiziani da dove scrivo da una terrazzo sul Nilo, il bar è pieno di gente, c’è un autoscontro … una boutique … la piscina e le guardie hanno i jeans slavati … come le città a quest’ora, si vive molto di notte penso per caldo e Ramadan … ci sono pochissime donne col velo … dubito che siano tutte copte … saranno flessibili … di solito la ricchezza rende sempre la religione più flessibile … oggi pensando al Ramadan, ma in generale per tutte le religioni mi chiedevo dove nasce l’idea che per rendere grazie a Dio bisogna anche soffrire, fare penitenza, digiuni, astenersi dal sesso, e così via … quest’idea di Dio cattivo, da rendere felice con privazioni, fioretti, pronto a punirti … non mi piace nemmeno un po’ … quale padre, o madre, gioirebbe nel vedere i propri figli soffrire … sono sicuro queste sono distorsioni umane dalle quali cerco di astenermi il più possibile!

t-55-p1030802Quando mi incazzo in inglese, spesso mi faccio paura, e sono peggio che in italiano … il che è tutto dire … in due mesi ho dormito in alberghi normali … dove potreste andare con il vostro amato, o la vostra amata, senza essere mollati seduta stante … meno di dieci volte … ma se pago 50 dollari … ci deve essere una differenza con un hotel etiope da 2 euro, … stasera il condizionatore della mia camera non funzionava e il termometro segnava 36° … non riuscivo ad uscire perchè la porta non si apriva … quando sono riuscito a uscire più sudato di quando sono arrivato in bici … sono andato alla reception e mi han detto ‘Be patient, now we are going to fix it …’ … dopo un’ora prigioniero nella stanza bollente … è scattato lo show che resterà nella loro memoria a lungo … mi hanno cambiato subito la stanza …

L’Egitto è il posto più accurato per la compilazione dei moduli degli alberghi, in Etiopia andava bene anche la patente zambiana, qui come a un esame, se lasci parti bianche, devi ripetere … un’importanza notevole è data alla domanda ‘destinazione successiva?’ … ‘ma che cazzo te ne frega?’ … penso sia uno dei motivi per cui nei posti piccolo in prima battuta ti rimbalzano sempre … devi essere tracciabile … l’Etiopia ha meno paure … ma l’Etiopia è un mondo a parte … avanti … anche nelle ristrettezze economiche …

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I musulmani hanno un’organizzazione sul territorio simile a quella cattolica, in ogni paese fin dal Sudan, ci sono moschee, come le nostre chiese spesso sono gli edifici più grossi del paese, con  il minareto alto, spesso illuminato, che si vede in lontananza … da ieri sera ho iniziato a vedere un po’ più di chiese copte … oggi sulla riva del Nilo a distanza di cinquanta metri c’erano una chiesa e una moschea … 1 a 1 … palla al centro …

Asyut  N 27° 17.831’ E 31° 18.592’ – Al Minya N 28° 08.709’ E 30° 76.184’

132 km