Cinquantaseiesima tappa

Come mai la ruota dietro è così svergola? 

A Maghegha ho avuto la risposta … una decina di raggi hanno ceduto!

Per fortuna ero in un paesone, prima un poliziotto mi manda in una strada dove ci sono solo gommisti e meccanici di moto … non aveva capito il problema …  poi un ragazzo in moto mi ha fatto strada fino in un vicolo dalla parte opposta della città, dove abbiamo finalmente trovato il ciclista … il negozio è piccolo e lui lavora in strada … si crea subito una folla di curiosi in prevalenza bambini … i meccanici mi offrono da fumare … non bevono ma nel fumo non si risparmiano … spiego ancora una volta ridendo che bici e fumo non vanno d’accordo … mi fanno sedere … e mi portano una coca e degli snack salati … la sostituzione dei raggi dura un’oretta … i nuovi raggi non sono perfettamente dritti … alcuni sembrano lavorati da un maniscalco … ma la ruota gira in modo accettabile e spero resista per gli ultimo 140 chilometri africani … quando è il momento di pagare mi dice che l’ha fatto per Allah e non gli devo niente nemmeno per i drinks …t56-p1030818

Mancano 140 chilometri al Cairo!

L’Africa è quasi finita!

Prima e dopo il problema tecnico pedalavo col pilota automatico pensando alle tappe precedenti, mi stupisce che me le ricordo quasi tutte, alle persone che ho incontrato nei paesi molto diversi che ho attraversato … e penso che da dopodomani qualcosa mi mancherà …

L’Egitto è come le sfumature di grigiotra il bianco e il nero su un catalogo di vernici, è il passaggio dall’Africa all’Europa, ci sono cose che ricordano l’Europa, come le città con le case popolari sul Nilo, che si trovano solo qui, il traffico, quasi a livello europeo,  e l’inquinamento le rive del Nilo servono spesso anche come discarica … oggi ho comprato un’acqua in un chiosco sul Nilo e quando l’ho finita … cercavo un cestino per buttarla via … il proprietario ha detto ‘no problem dai a me …’ … ha preso la bottiglia e l’ha lanciata nel Nilo … ambientalmente scorretto … ma mi ha fatto ridere … quando ero sul ferry per Assuan dopo essere stato sfrattato dalla seconda classe … sono andato a recuperare il materassino che avevo lasciato sulla bici a prua e … c’erano le grandi pulizie in corso … tutti i rifiuti erano lì di fronte alla mia bici … un addetto alle pulizie li spingeva con la canna verso una porticina aperta sul lago, mentro un altro spingeva i rifiuti ribelli fuori dalla nave con una scopa …

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Alla fine c’era il vento contrario ma non faceva caldo quindi ho tenuto botta, il caldo del Sudan, adesso, è un bel ricordo, l’Egitto l’ho preso troppo forte per capirlo bene, ma il contesto è veramente diverso dal resto dei paesi da cui sono passato.

Oggi mi hanno chiamato il vecchietto e il taxista con la 128 di Kom Ombu, ogni tanto mi chiamano per sapere come sto e dove sono, quando gli dico dove sono approvano sempre con ‘very good!’ e ridono … e anche io faccio lo stesso …

Al Minya N 28° 08.709’ E 30° 76.184’ – Beni Suef N 29° 06.612’ E 31° 09.938’

132 km